Riposo durante La Fuga in Egitto (1508-1509), Tiziano

Il 14 dicembre raccontiamo la vicenda del Riposo durante La Fuga in Egitto, capolavoro di Tiziano dal passato turbolento, tra furti, ritrovamenti e illustri proprietari. Realizzato intorno al 1508-1509, questo intimo dipinto della fuga della Sacra Famiglia in Egitto è una delle prime opere del maestro veneziano, nota per l’incredibile uso di colori vivaci e una composizione magistrale.

Misurando 46,3 x 62,9 cm, il dipinto raffigura Maria che culla teneramente il Bambino Gesù, mentre Giuseppe veglia con attenzione. La composizione, serena ma vibrante, riflette l’abilità di Tiziano nell’utilizzo di pigmenti importati, portando una luminosità senza precedenti alla pittura veneziana. L’origine dell’opera rimane avvolta nel mistero: appare per la prima volta nei documenti del XVII secolo come parte della collezione del mercante veneziano Bartolomeo della Nave.

Dopo essere passato attraverso le mani dell’Arciduca Leopoldo Guglielmo d’Austria, che lo espose nel Palazzo del Belvedere a Vienna fino al saccheggio delle truppe napoleoniche nel 1809, il dipinto trovò un nuovo proprietario di rilievo in Hugh Andrew Johnstone Munro, un possidente scozzese e importante mecenate di J.M.W. Turner. Alla morte di Munro, la sua collezione di arte moderna e antica fu venduta all’asta da Christie’s nel 1878, dove il Riposo durante La Fuga in Egitto fu acquistata da John Alexander Thynne, IV Marchese di Bath.

Il dipinto fu portato a Longleat House nel Wiltshire, residenza del Marchese, dove adornò la Sala di Stato per oltre un secolo. Nel 1995, l’opera balzò agli onori della cronaca per il suo furto, per poi riapparire nel 2002 in circostanze drammatiche. Il detective dell’arte Charles Hill recuperò il capolavoro di Tiziano in una busta di plastica presso una fermata d’autobus a Londra e lo restituì prontamente a Longleat House.

Oggi, il Riposo durante La Fuga in Egitto, che ha realizzato circa 18 milioni di sterline durante l’asta di Christie’s di Giugno, è celebrato come un capolavoro della pittura veneziana.


On December 14, we delve into the tale of The Rest on the Flight into Egypt, a masterpiece by Titian with a tumultuous history of thefts, recoveries, and noble ownerships. Painted circa 1508-1509, this intimate scene of the Holy Family’s escape to Egypt is one of the Venetian master’s earliest works and showcases his unmatched brilliance with color and composition.

Measuring 18.25 by 24.75 inches, the painting depicts Mary tenderly cradling the infant Jesus as Joseph stands watch. The serene yet vibrant composition reflects Titian’s pioneering use of imported pigments, which brought unprecedented brilliance to Venetian painting. The painting’s origins are shrouded in mystery, with its first recorded appearance in the early 17th century, when it was owned by Bartolomeo della Nave, a Venetian spice merchant.

After passing through the hands of Archduke Leopold Wilhelm of Austria, who displayed it in Vienna’s Belvedere Palace until its looting by Napoleonic troops in 1809, the painting found a notable new owner in Hugh Andrew Johnstone Munro, a Scottish landowner and a key patron of J.M.W. Turner. Following Munro’s death, his collection of modern and Old Master works was auctioned at Christie’s in 1878, where The Rest on the Flight into Egypt was acquired by John Alexander Thynne, the 4th Marquess of Bath.

The painting was taken to Longleat House in Wiltshire, the 4th Marquess’s residence, where it adorned the State Drawing Room for over a century. In 1995, the artwork made headlines when it was stolen, only to reappear in 2002 under dramatic circumstances. Art detective Charles Hill recovered the Titian masterpiece in a plastic bag at a London bus stop and promptly returned it to Longleat House.

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