Stemma Poldi Pezzoli, Lodovico Pogliaghi (1875-1880)

Il 13 dicembre celebriamo il ritorno trionfale dello stemma gentilizio Poldi Pezzoli, un monumentale blasone in bronzo che rappresenta l’eredità della celebre famiglia milanese. Questo straordinario manufatto, forgiato alla fine del XIX secolo, è stato ritrovato e restituito al suo legittimo posto dopo 74 anni di assenza misteriosa.

Lo stemma, realizzato tra il 1875 e il 1880 da Lodovico Pogliaghi, adornava la balconata del Salone Dorato nel Museo Poldi Pezzoli, uno dei più celebri musei privati italiani. Commissionato da Gian Giacomo Poldi Pezzoli, il blasone presenta dettagli raffinati: una forma ovale sormontata da una corona, nastri, fronde di quercia, conchiglie e gli emblemi araldici della famiglia.

Purtroppo, lo stemma scomparve nell’immediato dopoguerra, durante la devastazione causata dai bombardamenti incendiari che ridussero in macerie la residenza Poldi Pezzoli. Nel 1946, durante i lavori di ricostruzione, Ettore Modigliani, allora soprintendente ai beni culturali milanesi, denunciò il furto dell’intera balconata e del blasone. Nonostante la denuncia dettagliata e il sospetto di un furto su commissione, l’opera scomparve nel nulla, sostituita da una replica per evocare la sua presenza.

Nel dicembre 2018, un’importante svolta: una fotografia dello stemma originale venne individuata nel catalogo di una casa d’aste ligure. Quotato modestamente tra €20.000 e €30.000, era stato affidato da un’anziana signora veneta, ignara del suo valore storico. Grazie alla denuncia di Modigliani del 1946, le autorità italiane agirono rapidamente, bloccando l’asta e garantendo il recupero del manufatto.

Il 3 dicembre 2020, lo stemma originale è stato svelato al pubblico nel museo, in una nuova collocazione presso lo Scalone Antico. Ora, ben visibile e protetto dalle intemperie, accoglie i visitatori, invitandoli a esplorare le meraviglie del museo.

Il ritorno dello stemma Poldi Pezzoli sottolinea l’importanza della vigilanza, della collaborazione e della dedizione nella tutela del patrimonio culturale. Il recupero, orchestrato dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Monza, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Milano e dal Museo Poldi Pezzoli, testimonia la forza del sistema italiano di protezione dei beni culturali.


On December 13, we celebrate the triumphant return of the Poldi Pezzoli family crest, a monumental bronze emblem representing the legacy of Milan’s illustrious Poldi Pezzoli family. This remarkable artifact, forged in the late 19th century, was rediscovered and reinstated in its rightful place after 74 years of mysterious absence.

The bronze crest, crafted between 1875 and 1880 by Lodovico Pogliaghi, adorned the balcony of the Golden Room in the Poldi Pezzoli Museum, one of Italy’s most renowned private museums. Commissioned by Gian Giacomo Poldi Pezzoli himself, the crest features intricate details: an oval shape topped with a crown, adorned with ribbons, oak leaves, and shells, and bearing the family’s heraldic symbols.

Tragically, the crest disappeared in the immediate aftermath of World War II, amidst the devastation caused by incendiary bombs that razed the Poldi Pezzoli residence to rubble. By 1946, during reconstruction efforts, the theft of the crest and the entire balcony was reported by Ettore Modigliani, then-superintendent of Milan’s cultural heritage. Despite his detailed report and suspicions of a commissioned theft, the artifact vanished into obscurity, replaced by a replica to symbolize its presence.

In December 2018, a breakthrough occurred. A photograph of the original crest was spotted in the catalog of a Ligurian auction house. Listed with a modest valuation of €20,000–30,000, it had been consigned by an elderly Venetian woman, likely unaware of its historical significance. Thanks to Modigliani’s 1946 report, Italian authorities acted swiftly, halting the auction and securing the crest’s return.

On December 3, 2020, the original Poldi Pezzoli crest was unveiled at the museum in a new location within the Ancient Staircase. Now prominently displayed, it welcomes visitors and invites them to explore the museum’s treasures while preserving the crest from the elements.

The recovery of the Poldi Pezzoli crest underscores the importance of vigilance, collaboration, and dedication in safeguarding cultural heritage. Its return, orchestrated by the Carabinieri’s Monza Cultural Heritage Protection Unit, the Milan Superintendency for Archaeology and Fine Arts, and the Poldi Pezzoli Museum, is a powerful testament to the resilience of Italy’s cultural preservation efforts.

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